Il giorno della polpetta è quando dal frigo si cavano gli avanzi, per tritarli, impastarli e farne palline da friggere. La polpetta Riusa, Ricicla e Riduce gli scarti per dare alla materia una nuova vita appetitosa. Richiede, inoltre, ingredienti segreti: la cura, il lavoro e la fiducia nell’altro. Parla di economia circolare, di sviluppo sostenibile, di cambiamenti climatici e di impronta ecologica. Capiremo cosa può fare ognuno di noi per smettere di essere un consumatore e cominciare a essere una persona. Per vivere serenamente preoccupati e far pace con il pianeta.”

Così Andrea Bellati, speaker di questo podcast, inizia la prima puntata della prima stagione.
Contrariamente a quanto si possa immaginare dal nome di questa prima stagione, NO! Non è un podcast di cucina.

Il podcast ZEROSTORIE uscirà tutti i Giovedì alle 11.00 e sarà disponibile su Spreaker, Spotify, Apple podcast, Google podcast e le altre piattaforme di ascolto.

Chi è Andrea Bellati?

Biologo, racconta storie per divulgare la scienza. Scrive e dirige spettacoli di teatro scientifico, cura progetti di formazione per tutte le età. Documentarista e regista, è autore di numerosi articoli divulgativi, del romanzo “La Cirano” (Excogita 2019) e del saggio “Storie di scienza e altra roba forte” (Blonk 2020).

Lasciamo a lui la parola, così che vi possa guidare all’ascolto delle sue polpette di sostenibilità…

Mani unte, spacco uova e poi pangrattato e impasto. Suona il cellulare.
“Ma chi ca…” cerco lo straccetto, asciugo, lascio una ditata sullo schermo: “Ciao Nic”
“Ciao Andre, che fai?”
“Le polpette”
“Ah bone… senti, ma se facciamo un podcast?”
“Su cosa? Le polpette?”
“Ma no, sulla sostenibilità, l’economia circolare…”
Sapete quando due idee normali stanno per conto loro e a un tratto s’intrecciano e ne fanno una più bella?
Ecco è stato quel momento.
“E allora sulle polpette!” dico.
“In che senso?”
“Be’, la polpetta ricicla gli avanzi per farne una cosa nuova e appetitosa. Insomma, è il simbolo perfetto!”

e1 • Tre uomini e una panda

Questa è la prima puntata, insomma, siamo emozionati. Abbiamo fatto un po’ di prove con il microfono, un po’ più vicino, no ecco, così le P sParano troPPo. Se lo metto lontano? Ehi c’è un eco che sembra di essere in montagna! Va bene, la distanza è giusta, le idee ci sono e abbiamo anche la voce di un paio di super esperti quindi?
Partiamo! Che polpetta sia!





In questa prima puntata raccontiamo la storia di un piccolo e imbarazzante incidente avvenuto sull’Apollo 10 e poi scopriamo come lo fanno gli astronauti e infine si va sull’Isola di Pasqua a scavare tra i Moai.

e2 • Astronauti contro Cowboy

Va bene, la prima è andata, c’è pure qualcuno che ci ascolta! In pochi giorni siamo andati su tutte le piattaforme audio. Bisogna pompare coi social… Per queste cose che partono da zero il passaparola è importante.
E ora? Pensiamo alla seconda, anzi, a tutta la scaletta della serie.
Per costruire una puntata di ZEROSTORIE da cosa partire? Dalla risposta ad alcune semplici domande. Vediamo, cosa mi interessa raccontare? Ho letto qualcosa di interessante ultimamente? Chi conosco che possa raccontarmi qualcosa sull’argomento? Piacerà al pubblico? Devo trovare qualche musichina giusta… Ma soprattutto: ho abbastanza avanzi per farne polpette?





Sembra il titolo di una fantascienza di serie B, invece descrive due modi opposti di vivere il pianeta. L’astronauta sa che ha risorse limitate e le amministra con saggezza, il cowboy crede che la terra sia infinita così come le risorse che offre. Chi vincerà?

e3 • Sandy e Danny: un amore globale

Se c’è una parola che non mi piace, ecco quella è “consumatore“. Insomma, per me un consumatore è una specie di tubo digerente con un ingresso e un’uscita, un verme senza cervello che mangia, digerisce e defeca. Tipo un’oloturia, sì, insomma quei vermoni che razzolano sul fondo del mare e che si chiamano anche cetrioli di mare o anche “altro” di mare. Un tubo digerente che non pensa e non sceglie. Noi, per fortuna, abbiamo il cervello… Quindi, non userò la parola “consumatore” ma “persona”.


Un biscotto italiano acquistato a New York e prodotto con farine americane ha fatto l’Atlantico avanti e indietro. Un semplice biscotto ha viaggiato più di molti di noi. Quanto impatta sul clima un biscotto? Più di una polpetta! Ma soprattutto: i soldi fanno la felicità?

e4 • Voci dal clima che cambia

Se c’è un tema che mi appassiona be’, è quello del cambiamento climatico. Sì perché per noi di una certa età è evidente che qualcosa è cambiato, quanto è cambiato e in che modo? Questo è oggetto di ricerca. E poi che cosa è l’effetto serra? Davvero è cattivo? C’è su altri pianeti? Ma soprattutto, a Di Caprio, piacciono le polpette?





Una giovane svedese sfidava il vento, il freddo e la pioggia per portare in piazza la sua protesta contro il clima che cambia. Le sue treccine e il suo viso severo sono diventati il simbolo di una presa di coscienza: “il cambiamento climatico è reale e sta succedendo in questo momento” Chi ha detto questa frase? Leonardo di Caprio alla Notte degli Oscar!

e5 • Diaboliche banane

Cioè ma quanto accidenti è grande una tonnellata di gas? Ecco, ora ne soffio un po’… Niente, se ne va senza dirmi quanto è grande. Invece un volume ce l’ha: una tonnellata di gas sta in una piscina olimpionica. Ogni giorno spariamo in atmosfera un milione di piscine olimpioniche

 

 

Per studiare i problemi attuali del clima dobbiamo conoscere il clima del passato. Come si fa? Semplice, si rovista nel frigorifero. E cosa ci posso trovare? Un sacco di cose che fanno CO2.

e6 • Il mistero dell’acqua nascosta

Se c’è una cosa che mi fa ridere è leggere sull’etichetta dell’acqua in bottiglia che “può avere effetti diuretici…” Stano no? L’acqua che fa far la pipì… Ecco, sono partito da qui per un indagine seria fino a scoprire l’esistenza dell’acqua nascosta…





C’è acqua ovunque, ok nel mare, nei fiumi… Siamo fatti d’acqua, non come una medusa eh? C’è acqua in tutto quel che mangiamo e che tocchiamo. C’è acqua in un paio di Jeans? Certo! In un’automobile? Oh sì… Bisogna cercarla.

e7 • I segreti della foresta

Perché piantare alberi per ripristinare le foreste tropicali? Perché sbattersi salvare le foreste? Ecco neho parlato in abbondanza con un sacco di esperti, ho raccolto le loro voci che vi facciamo sentire in questa puntata che, secondo me, va imparata a memoria.




Ci beviamo un pezzetto di foresta con la tazzina di caffè. E ne mangiamo una fettina con la bistecca e i biscotti… La deforestazione si nasconde dentro molte delle cose che consumiamo. Peccato, perché le foreste sono essenziali per tanti buoni motivi… Anche per salvarci dalle pandemie.

e8 • Come la faina nel pollaio.

Se c’è una cosa che proprio non mi piace è buttare via la roba da mangiare. È un insulto. È un insulto buttare via la roba ancora buona ma pure dimenticarla in frigorifero e lasciarla scadere. Per poi buttarla. Ma soprattutto è un insulto quando si butta via la roba buona solo per futili motivi.





Mangiamo e poi sprechiamo un sacco di cibo. Mentre due miliardi di persone soffrono la fame, un terzo della produzione mondiale di alimenti finisce in discarica. Consigli e ricette per mangiare sostenibile.

e9 • L’isola che non c’era

Avete presente quanta plastica e rifiuti ci sono nel mare? E sulle spiagge? Robaccia che impiega centinaia di anni per sparire e intanto fa danni enormi. Lasciare rifiuti in spiaggia è un gesto idiota e irresponsabile.





C’è un’isola nell’Oceano Pacifico, tra le Hawaii e il Giappone. Un’isola enorme, grande quanto la Spagna. Non è la perduta Atlantide, non ha palme né spiagge da sogno e nemmeno villaggi turistici. È un’isola di pattume galleggiante.

e10 •  La rivoluzione della ciambella

Questa puntata nasce dalle chiacchiere con tre giovanissime ricercatrici che sono molto felice di farvi ascoltare. Il tema? Come valutare il benessere di un paese anche oggi, mentre attraversiamo la pandemia.

PIL sta per Prodotto Interno Lordo e no, non riguarda strani movimenti intestinali. “Il PIL misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta” Chi ha detto questa frase? Bob Kennedy nel 1968. Come valutare il benessere di un paese se il PIL non basta? Semplice, con la ciambella!

e11 • La legge del biscotto

La storia dell’olio di palma è davvero curiosa. Cioè fa bene, fa male, fa niente… Il punto è che in realtà fa come gli altri grassi, ovvero non bisogna abusarne. Però l’olio di palma fa male alle foreste…

Le opinioni e le scelte delle persone possono influenzare il mercato? Sì ma solo se sono collettive. La storia dei biscotti ne è un esempio.

e12 • Amore è l’ape sul fiore

Puntata speciale per San Valentino. Ho studiato il comportamento degli insetti. Delle vespe, in particolare. Passavo ore a osservarle. Insetti che nessuno ama ma che ho imparato ad apprezzare. Gli insetti sono il piccolo ingranaggio che fa girare il mondo. Amiamoli.

Cosa c’è di più amorevole di un’ape o di una farfalla su un fiore? Gli insetti hanno un ruolo fondamentale negli ecosistemi e rappresentano più dell’80% delle specie animali. Ma non se la passano bene. Cosa possiamo fare per aiutarli?

e13 • Con tutta l’energia del mondo

A pensarci bene siamo macchine a energia solare. Insomma, mangiamo una mela, la mela è cresciuta grazie al sole, usiamo l’energia del sole… Non è incredibilmente affascinante?

La vita è energia. Tutto quel che pensiamo e facciamo è energia. Che cosa è l’energia? Da dove viene? Dove va?

e14 • Compagno Orso

Quando da bambini coccolavamo l’orsacchiotto, non sapevamo che dentro quel dolce animale di pezza si nascondevano 30 mila anni di storia.

Grazie al WWF, il 27 febbraio si celebra la Giornata Mondiale dell’Orso Polare. Perché dedicare una giornata al più grande carnivoro terrestre del pianeta? L’animale è diventato, suo malgrado, il simbolo dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale. Ma chi è veramente l’orso?

e15 • Abbronzatissima

Se c’è una cosa che forse abbiamo imparato dalla pandemia è individuare e magari limitare il superfluo. Viaggiare è un modo diretto per renderci conto che siamo parte di un pianeta. Ed è essenziale capire il fatto che ognuno di noi deve avere un ruolo attivo… Buon viaggio!

Torneremo a viaggiare? Speriamo di sì. Però facciamolo in modo sostenibile.

e16 • Viva la R moscia!

Buttiamo via un sacco di roba ancora buona… ma perché mai lo facciamo? Cosa e come possiamo usare e riusare le cose?

Le parole d’ordine dell’economia circolare sono molte e tutte con la R. Come Riciclare la materia per fare nuovi oggetti. R come Riparare e Rinnovare. E poi R come Riusare, Rispettare e Restituire. R come Risparmiare risorse ed energia. R come Responsabilità.

e17 • Riforestazione ad alto impatto sociale

Il 21 marzo non è soltanto il primo giorno della primavera, ma per la fai è la giornata interazione di boschi e foreste. Il tema di quest’anno è la riforestazione.

e18 • Il valore dell’acqua

Bere un bicchiere d’acqua è la cosa più semplice del mondo. Di questo mondo. Perché l’acqua sia liquida devono avverarsi condizioni molto speciali e molto rare: il nostro pianeta è una meravigliosa eccezione. Infatti esultiamo quando se ne trova un po’ sulla luna o su marte. L’acqua liquida è una cosa preziosa e straordinaria. L’acqua è in ogni cosa della nostra vita. È la vita stessa. Diamo per scontata la sua presenza rassicurante e quotidiana. E sbagliamo.

Il 22 marzo si celebra l’acqua. Acqua come valore assoluto, acqua come vita, energia, risorsa preziosa da rispettare.

e19 • Prêt-à-riusé

Gran parte dei vestiti che comperiamo resta nell’armadio. Questo non vale per chi, come me, fa girare due felpe e due jeans per la stagione fredda e poi due magliette e vecchi jeans (ma tagliati) in estate. La moda è tra le industrie più impattanti. Non ci credete? Ascoltate…

Provate a chiedere agli amici quali sono le industrie con il maggiore impatto sull’ambiente… Probabilmente nessuno risponderà: la moda!

e20 • Species Invaders, piante e animali dell’altro mondo

Patate, peperoni e poi rospi e fichi d’india… Vespe assassine e funghi omicidi. Quanti sono gli organismi che vengono da lontano? E cosa combinano? L’ho chiesto in giro… Ah, c’è un mostro nel Po.

C’è chi è arrivato perché bello, oppure perché saporito. C’è chi è arrivato perché ritenuto utile. Qualcun altro è entrato e basta. C’è chi ha vinto due estinzioni e una bomba atomica e c’è chi tiene sveglia la gente del Grande Fiume.