Oggi, 21 settembre, la Giornata Internazionale della Pace viene osservata ogni anno in tutto il mondo. Istituita nel 1981 con una risoluzione unanime delle Nazioni Unite, fornisce una data globalmente condivisa per impegnarsi per la pace al di sopra di tutte le differenze. Il tema del 2021 è “Ripartire meglio per un mondo equo e sostenibile”, con l’obiettivo di costruire resilienza e rendere il mondo più equo, inclusivo, sostenibile e sano.

Fare pace con la natura

Il benessere di oggi e delle generazioni future dipende da un’urgente rottura con le attuali tendenze di declino ambientale, e il prossimo decennio a questo proposito sarà cruciale. La società deve ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 per rispettare l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi, e allo stesso tempo conservare e ripristinare la biodiversità e ridurre al minimo l’inquinamento.

“L’umanità sta facendo la guerra alla natura”, ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres nel 2020, riferendosi a come i nostri sistemi di consumo e produzione stiano distruggendo l’ambiente. Ora dobbiamo invece fare pace con la natura.

A febbraio 2021, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha pubblicato il rapporto Making Peace with Nature delineando un percorso verso un’economia circolare e una società più equa, che affrontino il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento. Un discorso che in questa giornata è più calzante che mai.

Dal trasformare la natura al cambiare la società

Come afferma il rapporto, la società continua a superare e degradare le capacità della Terra, nonostante sia chiaro il rischio che questo tipo di sviluppo pone all’umanità. Trasformare il rapporto dell’umanità con la natura è la chiave per un futuro sostenibile, e solo un cambiamento a livello di sistema ci permetterà di raggiungere il benessere per tutti rispettando i limiti della Terra.

Data la natura interconnessa degli effetti del cambiamento climatico, è anche importante intraprendere azioni che affrontino il problema su diversi livelli, anche quando i benefici potrebbero realizzarsi dopo anni. È il caso della riforestazione e del ripristino delle terre degradate, che possono aver bisogno di decenni perché i progetti abbiano un pieno impatto positivo, ma che allo stesso tempo permettono di contrastare la perdita di biodiversità e il degrado della terra, dell’acqua e dell’aria insieme.

È tempo di mettere le cose a posto

Abbiamo tutti un ruolo da svolgere nella trasformazione dei sistemi sociali ed economici per un futuro sostenibile. Questo significa che più attori avranno bisogno di cooperare attraverso processi decisionali più inclusivi, a livello sia locale che globale, e tramite politiche e strategie che mettano sullo stesso piano conservazione e ripristino della biodiversità e bisogni economici e sociali.

L’innovazione umana e la condivisione delle conoscenze possono creare nuove opportunità sociali ed economiche e noi abbiamo l’occasione di fare pace con una natura per troppo tempo abusata. Forse non è troppo tardi.

Scritto da: Laura Persavalli

Fonti:

https://internationaldayofpeace.org/

https://www.un.org/en/observances/international-day-peace

https://www.unep.org/resources/making-peace-nature

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