Un modello che non funziona
Da Pachamama, a Madre Terra, da Grande Madre, a Cibele, fino a Gaia, antichissima dea e madre di tutte le altre divinità e degli elementi naturali, il nostro Pianeta è sempre stato rappresentato da entità femminili. Questa rappresentazione, però, è da tempo venuta meno, a favore di un sistema tutto al maschile e separato dal mondo naturale, tendenzialmente antropocentrico e patriarcale.
Eppure, chiaramente questo modello non sta funzionando e, tra le altre cose, ci sta portando alla distruzione della Terra stessa e di tutte le sue specie, noi compresi.
Quello che serve è una diversa organizzazione, data da una vera parità di genere a tutti i livelli. Ci sono già prove del successo di una rappresentanza alla pari per affrontare la crisi climatica.
Uno studio ha scoperto che la rappresentanza femminile nei parlamenti nazionali di 91 paesi è correlata a politiche di cambiamento climatico più rigorose e a minori emissioni di carbonio. Cioè, l’uguaglianza di genere migliora i risultati sociali in relazione all’ambiente. E il punto non è che le leader siano necessariamente a favore dell’ambiente per natura, ma piuttosto che una partecipazione anche femminile, e quindi equa, indica una migliore qualità della rappresentanza politica.