Monocoltura

Curiosità sulla monocoltura

• La monocoltura è stata adottata nel contesto dell’agricoltura industriale per soddisfare la crescente domanda di cibo e risorse;
• Questo approccio agricolo è spesso supportato dall’uso intensivo di fertilizzanti chimici, pesticidi e meccanizzazione;
• La monocoltura può portare a problemi come l’erosione del suolo, la riduzione della fertilità, l’esaurimento delle risorse idriche e l’aumento della suscettibilità alle malattie e ai parassiti.

Approfondimento

La monocoltura, sebbene possa garantire una produzione elevata di una specifica coltura a breve termine, presenta numerosi svantaggi sia dal punto di vista ambientale che sociale. La mancanza di diversità vegetale riduce la stabilità degli ecosistemi, aumentando il rischio di diffusione di malattie e infestazioni di parassiti che possono danneggiare le colture.
Questo genere di coltivazione richiede un uso intensivo di fertilizzanti chimici e pesticidi, per mantenere l’alta produttività e ciò provoca l’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali, impattando negativamente sulla salute umana e sulla biodiversità.
Dal punto di vista sociale, la monocoltura può portare alla perdita di posti di lavoro locali e alla dipendenza da grandi aziende agroindustriali.
Per promuovere una gestione sostenibile delle terre e delle risorse, è importante incoraggiare l’adozione di sistemi agricoli più diversificati, come l’agroforestazione e l’agricoltura biologica; approcci che favoriscono la conservazione della biodiversità, la fertilità del suolo e la resilienza degli ecosistemi, riducendo al contempo l’impatto ambientale e migliorando la sicurezza alimentare a lungo termine.

zeroCO2 e la monocoltura

zeroCO2 combatte la pratica della monocoltura implementando sistemi agroforestali complessi che permettono una coltivazione più sostenibile.