Reti fantasma

Le reti fantasma, conosciute anche come attrezzi da pesca fantasma, sono Attrezzi da Pesca Persi o Abbandonati accidentalmente in mare (APPA), come reti da pesca, tramagli, lenze, nasse e palangari. Giacendo sul fondo del mare, questi attrezzi continuano a “pescare” indiscriminatamente, causando gravi danni agli ecosistemi marini.

Reti fantasma: qualche dato

Secondo le stime dell’UNEP, 800 mila tonnellate di reti da pesca vengono abbandonate negli oceani ogni anno
Le reti fantasma provocano la desertificazione biologica delle profondità marine, intrappolando pesci, crostacei, alghe, tartarughe o delfini e causandone la morte
Nel Mediterraneo, il maggior numero di eventi di pesca fantasma sono stati rilevati al largo di Italia e Turchia.

Cause e conseguenze delle reti fantasma

Le reti fantasma hanno un impatto distruttivo sugli ecosistemi marini, causando:

L’intrappolamento e soffocamento della fauna marina, catturando accidentalmente pesci, mammiferi marini, tartarughe, uccelli e altre creature marine. Questi animali possono morire per annegamento, fame o lesioni causate dal tentativo di liberarsi.
Erosione e desertificazione dei fondali marini: Le reti possono spostarsi con le correnti marine, danneggiando i fondali marini, tra cui barriere coralline e praterie di posidonia, fondamentali per la biodiversità e la salute degli oceani.
Aumento dei rifiuti in mari e oceani: si stima che le reti da pesca costituiscano il 10% dei rifiuti plastici degli oceani e l’89% dei rifiuti nel mar Mediterraneo.

In gran parte, il fenomeno delle reti fantasma deriva dalla perdita accidentale di materiale da pesca a causa condizioni meteorologiche avverse, collisioni con navi o altri imprevisti. Nella minor parte dei casi, l’abbandono di queste reti non è accidentale e potrebbe avvenire per evitare sanzioni legali o ridurre i costi di smaltimento.

Un modo per liberare i fondali marini e ridare ossigeno al Mar Mediterraneo c’è, recuperando le reti fantasma, dando la possibilità ai fondali di rigenerarsi e incentivando il riciclo delle attrezzature e favorendo il loro corretto smaltimento.