Il problema della siccità deriva anche dalla mancanza di manutenzione degli impianti di irrigazione. Se partono 100 litri di acqua dalla fonte a monte, all’ultimo rubinetto a valle ne arrivano solo 20. Nel percorso, possono esserci valvole che perdono o microfori nei tubi.” 

– Gianpaolo e Lorenzo, fondatori della Wild Farm Cürnigia

 

Lorenzo e Gianpaolo, i fondatori della Wild Farm Cürnigia
Lorenzo e Gianpaolo fondatori della Wild Farm Cürnigia

Il progetto: la Wild Farm Cürnigia a Corniglia, in Liguria

Gianpaolo e Lorenzo sono amici da una vita, entrambi di Corniglia, il primo impegnato da sette anni nel settore turistico lavorando nel ristorante di famiglia, e il secondo laureato in Economia, Turismo e Sviluppo del Territorio allo IULM di Milano. Proprio da Lorenzo è nata l’idea Wild Farm Cürnigia, un’azienda agricola 2.0 le cui attività sono iniziate come un passatempo durante la pandemia.

“Dapprima abbiamo iniziato a pulire i terreni dietro casa di Lorenzo e man mano ci siamo accorti di dare forma concreta a questo progetto, unendo il turismo esperienziale all’agricoltura: da una parte, prepariamo e coltiviamo i terreni, costruendo muretti a secco e togliendo piante infestanti. Ma non ci fermiamo lì: il nostro progetto vuole mettere il turista al centro, facendogli toccare con mano le tradizioni locali attraverso un’esperienza autentica del territorio.” Attraverso il progetto, Gianpaolo e Lorenzo puntano a creare impatto sociale per e con i loro compaesani, offrendo ai turisti un’opzione sostenibile per conoscere il Parco Naturale delle Cinque Terre

Il progetto della Wild Farm comprende un orto didattico e una fattoria con diversi animali, tra cui capre, oche e galline, un punto vendita sopra la stazione di Corniglia e un laboratorio a San Bernardino. “L’idea è quella di creare una filiera verticale, partendo dal piantare e coltivare ciclicamente varie colture per arrivare alla vendita diretta di prodotti da noi confezionati localmente, senza sprecare nulla.” Oltre alla preparazione dei prodotti, offrono varie esperienze locali: dagli aperitivi alle lezioni di yoga all’interno dei loro campi. 

La siccità negli orti della Wild Farm Cürnigia

Lo scorso inverno 2021 è iniziata la collaborazione tra zeroCO2 e la Wild Farm di Corniglia. Il processo di preparazione dei terreni che ospitano il limoneto è durato sette mesi, ma ne è valsa la pena: “Nonostante la siccità estiva, i risultati sono stati fantastici: le 200 piante di limone sono tutte sane. Da una parte, abbiamo curato quasi giornalmente questi terreni, dove prima avevamo piantato i pomodori; dall’altra, siamo stati fortunati: i terreni abbandonati da 40 anni avevano uno strato di compost che li ha resi estremamente fertili.”

La siccità negli orti recuperati da Gianpaolo e Lorenzo varia moltissimo tra le stagioni, raccontano: se d’inverno c’era tantissima acqua nei terreni da loro lavorati, in estate non ne arrivava più. “Abbiamo dovuto iniziare a immagazzinarla nelle cisterne e andare di notte a girare il sistema di valvole per poter irrigare i campi.”

A Corniglia, la siccità che ha colpito i campi non deriva solo dal cambiamento climatico, ma risulta anche essere un problema infrastrutturale. “Ci sono molte riserve di acqua nelle nostre zone, ma la mancata manutenzione di valvole e tubature ha portato a perdite su tutta la linea: se partono 100 litri dalla fonte a monte, all’ultimo rubinetto a valle ne arrivano solo 20. Nel percorso, possono esserci valvole che perdono o microfori nei tubi di plastica, soggetti a spezzarsi per il caldo e con il passare del tempo.” 

Il sistema di approvvigionamento idrico nel territorio è molto antico, racconta Lorenzo: si tratta di vasche con delle dighe di presa a monte che creano un bacino collegato a un tubo dal quale l’acqua scende creando pressione per caduta. “Questi impianti hanno 100/150 anni ed è sempre stato ben gestito e mantenuto dal paese. Negli ultimi 50 o 60 anni, molti dei terreni più in alto e scomodi da coltivare sono stati abbandonati e la vegetazione a macchia mediterranea ha coperto tutti gli impianti. Le parti dove ci sono le valvole sono pulite, ma non si riesce a risalire tutto il percorso dei tubi. Inoltre, sono gli impianti si trovano in sentieri pericolosi sopra degli strapiombi e percorribili con funi, difficilmente raggiungibili dai più anziani.” 

Siccità in Liguria - cisterne per andare a irrigare i campi della Wild Farm, Corniglia, Liguria
Siccità in Liguria - cisterne per andare a irrigare i campi della Wild Farm, Corniglia, Liguria
Percorso per controllare valvole e tubi dei sistemi di irrigazione, Corniglia, Liguria
Percorso per controllare valvole e tubi dei sistemi di irrigazione, Corniglia, Liguria
Sistema di irrigazione a goccia alla Wild Farm Cürnigia
Sistema di irrigazione a goccia alla Wild Farm Cürnigia

Le soluzioni in atto: Gianpaolo e Lorenzo contro la siccità in Liguria

Allo sperimentare praticamente il cambiamento climatico nei loro progetti, i ragazzi della Wild Farm vogliono intervenire direttamente per andare a contrastare la siccità. 

Dal punto di vista operativo, fin dall’inizio i ragazzi hanno utilizzato un impianto di irrigazione a goccia, combinandolo con sistemi agroforestali. “I tubi che abbiamo utilizzato hanno un buco ogni 30 cm. Abbiamo deciso di piantare sotto i limoni anche diversi ortaggi tra cui pomodori, melanzane, friggitelli e cipolle. In questo modo puntiamo a sprecare meno terra o acqua possibile, evitando la monocultura,” racconta Gianpaolo. Dal prossimo anno, i ragazzi vorrebbero introdurre anche il telo pacciamante per sprecare ancora meno acqua e mantenere il terreno più umido.

Dal punto di vista istituzionale, Lorenzo e Gianpaolo sono entrati a far parte del Consiglio nel Consorzio Irriguo con l’obiettivo di portare avanti progetti di ripristino e miglioramento degli impianti. “Con l’aiuto di un ingegnere stiamo scrivendo un progetto per rimettere in sesto le tubazioni del Paese, da presentare al Parco Nazionale per contrastare la perdita e lo spreco di acqua, inserendo elettrovalvole e controlli elettronici. Vogliamo creare un impianto che porti più acqua e creare delle zone di stoccaggio per tenere da parte acqua durante l’inverno per prepararci all’estate che verrà, che sarà sicuramente peggio di quella attuale.” 

Un’altra soluzione fondamentale promossa dai ragazzi è la sensibilizzazione della comunità per introdurre nuovi metodi di irrigo e promuovere l’utilizzo d’acqua responsabile. “Ci sono ancora alcuni agricoltori che aprono le manichette come fossero idranti. In questo paesino di 300 abitanti, è dura far cambiare le abitudini, soprattutto dei più anziani. Ma il cambiamento comincia da noi e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione.”

Pianta una quercia!

Combatti la siccità in Italia.

Quercia

Contrasta la siccità
Salvaguardia Ambientale
Italia

35

Scritto da Alice Spada

Fonti:

Intervista con Gianpaolo Andreotti e Lorenzo Galletti, fondatori della Wild Farm Cürnigia, 17 agosto 2022.

zeroCO2. Un mondo
intero di storie.

Non parliamo solo di alberi, ma di comunità, innovazione e storia. Ascolta ciò che abbiamo da dire.

keyboard_arrow_left keyboard_arrow_right

Storie di siccità: Intervista con La Piemontesina

Parliamo di siccità, di come si sta affrontando la crisi idrica attuale e di possibili soluzioni con Federico Citta, consulente esterno per La Piemontesina, fattoria didattica con la quale collaboriamo.

Desertificazione: problema globale, soluzioni locali

Perché ci interessa parlare di desertificazione? Nell’era dell’antropocene, fattori come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la deforestazione, l’agricoltura e allevamento intensivi stanno aggravando il rischio di desertificazione in tutto il mondo, nessun paese escluso. Esistono però alcune soluzioni alla desertificazione. Ne parliamo insieme a Guido Cencini, agronomo e LCA & Forestry strategist di zeroCO2. 

Desertificazione. Una questione anche sociale.

La Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità è celebrata ogni anno per promuovere la consapevolezza pubblica sugli sforzi internazionali per combattere la desertificazione…

fai la tua mossa.

fai la tua mossa.

Sia per migliorare l’ambiente o generare impatto sociale, con zeroCO2 non puoi sbagliare: siamo un progetto sostenibile in tutti i sensi possibili.