“Sappiamo che non salveremo il mondo, ma nessuno ci dirà che non ci abbiamo provato.”

Virgilio Galicia, co-founder di zeroCO2

 

Un paio di mesi fa abbiamo portato la giornalista spagnola Isabel Miranda in Guatemala per conoscere i nostri progetti dall’interno. Da quell’esperienza è nato questo articolo, pubblicato sul quotidiano ABC, che racconta la storia di Virgilio Galicia: figlio di ex-guerriglieri, insegnante e co-fondatore di zeroCO2. In questo articolo del blog presentiamo Virgilio, una delle radici del nostro progetto.

Virgilio: la ribellione nelle vene

Virgilio è nato 32 anni fa nella selva del Petén, una regione a nord del Guatemala: qui è cresciuto tra piante di mogano, cedro, mango e avocado. Figlio di ex-combattenti nella Guerra Civile guatemalteca, l’eredità della ribellione scorre ancora nelle sue vene:  ma le sue armi oggi sono gli alberi, per portare impatto positivo per l’ambiente e le persone. Tramite riforestazione e sensibilizzazione, Virgilio punta a creare un impatto positivo concreto nelle oltre 60 comunità contadine che collaborano con zeroCO2.

Il Conflitto Armato in Guatemala 

Tra il 1960 e il 1996, il Guatemala è stato dilaniato da sanguinoso conflitto armato tra combattenti di sinistra, los guerrilleros della FAR (Fuerzas Armadas Rebeldes) nate dalle ceneri del Movimiento Revolucionario 13 de Noviembre (MR-13), e le forze statali militarizzate.

Le dinamiche che hanno scaturito il conflitto sono molteplici, soprattutto legate a tensioni interne derivanti dalle diseguaglianze nel possesso della terra (sulla questione della terra in Guatemala, trovi un approfondimento in questo articolo), la povertà, l’esclusione e la discriminazione sociale e raziale soprattutto delle popolazioni indigene. Proprio i popoli originari e indigeni sono stati le principali vittime di questa guerra civile: più di 200,000 persone sono morte o scomparse. 

Sebbene gli Accordi di Pace si siano firmati nel 96, il Guatemala rimane uno dei paesi Centroamericani con più alti tassi di diseguaglianze e povertà, esacerbati nella popolazione infantile, indigena (di origine prevalentemente maya) e rurale.

 

Laureato in Pedagogia e Scienze dell’Educazione presso l’Università di San Carlos in Guatemala, i suoi obiettivi non si sono mai allontanati dalla selva: è qui che Virgilio vive con la sua famiglia, combinando il suo lavoro nei progetti di riforestazione con l’insegnamento e l’educazione ambientale. 

Virgilio e Andrea, i fondatori di zeroCO2, si sono proprio conosciuti nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale incentrato sull’educazione. “Nel mondo della cooperazione internazionale, molti parlano, ma fanno poco. Noi facciamo, in gruppo: questa è la nostra forza,” dice Virgilio, con la speranza di poter fornire sempre più sostegno alle comunità indigene.

L’impegno di Virgilio: contrastare la deforestazione in Guatemala

Tra il 2001 e il 2020, il Guatemala ha perso il 20% della sua copertura forestale, un’area equivalente a 1,5 milioni di ettari di foresta. 

Attraverso i progetti di riforestazione realizzati grazie a zeroCO2, Virgilio si batte contro la scomparsa delle foreste in Guatemala e l’avanzata delle monocolture, in particolare della palma da olio

Secondo i dati condivisi dall’Istituto di Scienza e Tecnologia Ambientale (ICTA-UAB), questo tipo di coltura intensiva si è espansa del 600% nell’ultimo decennio e sta sostituendo il 40% delle foreste tropicali. Come sottolinea Isabel nell’articolo della ABC, gli effetti sulla biodiversità e il progressivo impoverimento del suolo fanno sì che la terra torni ad essere fertile in circa 25 anni. 

Virgilio, Andrea e il team di zeroCO2 sostengono la resistenza alle monoculture donando alberi, ma anche responsabilizzando le comunità contadine.

L'importanza della formazione zeroCO2. Virgilio e Amedeo nel vivaio in Petén, Guatemala
L'importanza della formazione zeroCO2. Virgilio e Amedeo nel vivaio in Petén, Guatemala
Virglio Galicia, co-founder de zeroCO2
Virglio Galicia, co-founder de zeroCO2
El cuidado de los árboles de zeroCO2
El cuidado de los árboles de zeroCO2

Virgilio: educazione e sensibilizzazione come motore dello sviluppo sostenibile

La formazione e la vocazione educativa di Virgilio si intrecciano con gli obiettivi di zeroCO2. Virgilio afferma che parte del problema in Guatemala è la mancanza di consapevolezza. “È molto triste: il sentimento per la natura si sta perdendo sempre di più.” Molti non sono consapevoli degli effetti della deforestazione di massa, “ma se arrivi e spieghi il progetto, cambiano la prospettiva,” raccontano Virgilio e Mariela sua moglie, che lo supporta nel progetto.

Uno dei principali obiettivi di zeroCO2 è quindi quello di educare le comunità agricole alla cura dell’ambiente, insegnando loro che la collaborazione è l’arma principale per preservare la propria terra e la propria identità. Virgilio offre nuovi strumenti ai contadini delle comunità partner di zeroCO2 per resistere agli effetti della crisi climatica, imparando a rivalorizzare semi e colture native e piante autoctone, integrandoli in sistemi agroforestali equilibrati. 

Attraverso la formazione agricola, le comunità locali riprendono il loro ruolo di custodi della biodiversità e diventano microimprenditori: viene insegnato loro come trarre vantaggio dai frutti della terra, per ottenere sicurezza alimentare e ritorni economici. 

 

In tre anni, zeroCO2 ha piantato mezzo milione di alberi e ha formato più di 60 comunità contadine guatemalteche sulle buone pratiche di sviluppo sostenibile.

 

Pianta un cedro!

Supporta la riforestazione in Guatemala.

Cedrela

Salvaguardia ambientale
330 kg di CO2 assorbiti
Guatemala

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zeroCO2. Un mondo
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Non parliamo solo di alberi, ma di comunità, innovazione e storia. Ascolta ciò che abbiamo da dire.

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La comunità di Monte Carmelo

zeroCO2 è nata in Guatemala, dove oggi collaboriamo con circa 60 comunità contadine. Oggi raccontiamo la storia di Monte Carmelo, dei progetti educativi e sociali sviluppati collettivamente grazie all’agricoltura sostenibile. 

Ritorna l'olio di palma. E con lui la deforestazione.

La Guerra in Ucraina sta minacciando la conservazione delle foreste tropicali. L’impennata dei prezzi e la carenza di olio di semi di girasole prodotto ed esportato da Ucraina e Russia sta spingendo le multinazionali alimentari e i produttori locali a tornare all’olio di palma, con annesso aumento della deforestazione e annientamento degli ecosistemi da parte delle grandi multinazionali agroalimentari.

L'oro dei Maya: il futuro del Guatemala è negli alberi.

A novembre abbiamo portato Chiara Nardinocchi di Repubblica in Guatemala, nella regione del Petén, per vedere ed essere testimonianza di quello che stiamo facendo insieme alla comunità locale…

fai la tua mossa.

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Sia per migliorare l’ambiente o generare impatto sociale, con zeroCO2 non puoi sbagliare: siamo un progetto sostenibile in tutti i sensi possibili.