Siamo circondati da ingiustizie

Le vediamo ogni giorno: dal senzatetto che vive accanto alla stazione, al commento sessista del collega al lavoro. Tendiamo a schivarle, cerchiamo di ignorarle, ma non ci indigniamo finché non ci toccano da vicino. 

Non è giusto è il podcast di Andrea Pesce che nasce per dare luce e voce a quelle storie di ingiustizia che altrimenti rimarrebbero nascoste, invisibili. Per mettere i diritti umani al centro del discorso e per denunciare le disfunzionalità strutturali di un sistema basato su abusi e ingiustizie. 

Come parlare di esempi di ingiustizie in un podcast?

Pensa a un’ingiustizia. 

Ecco, in un contesto culturale e sociale diverso da quello in cui tu vivi, quella stessa situazione potrebbe non essere percepita come ingiusta. 

È molto probabile che la stessa circostanza venga percepita in modo diverso anche da qualcuno che vive in una condizione di privilegio diversa dalla tua. 

Illustrazione di Nicole Becker

Per parlare di situazioni ingiuste, partiamo dalla copertina del podcast, piena di pesci. Quelli privilegiati nuotano liberi e non si rendono conto di quelli intrappolati all’interno del sacchetto di plastica, che la roccia trascina verso il basso. 

Le storie di cui tratta il podcast Non è giusto sono esempi di ingiustizia proprio come quella subita da quei pesci piccoli e incarcerati. E chi ha buttato in mare quel sacchetto di plastica è stato l’essere umano.

“Non è giusto” parla anche di privilegio e disuguaglianze 

Ingiustizie e privilegi sono concetti intrinsecamente legati a quello delle disuguaglianze sociali, cioè le disparità sistemiche nel possesso delle risorse che si traduce in un trattamento impari tra due diversi gruppi della società. 

Un determinato tipo di disuguaglianza viene quindi percepito come ingiusta dalla parte della collettività che soffre di una prevaricazione. Questo gruppo costituisce la cosiddetta “minoranza” che subisce un trattamento impari a causa di una caratteristica fisica, sociale o culturale.

In generale, le disuguaglianze in ambito economico-sociale, inclusa la differenza di trattamento per il colore della pelle, l’etnia o il genere; oppure medico, lavorativo, familiare o climatiche possono essere misurate oggettivamente tramite indicatori statistici a livello macro. Gli stessi esempi di disuguaglianza saranno però percepiti in maniera soggettiva a seconda della posizione in cui ci si trova: privilegio o mancanza di esso

Per comprendere come funzionano le ingiustizie, è quindi necessario un passaggio non immediato: il riconoscimento del privilegio nel quale ognuno di noi è immerso. Ecco, questo processo è fondamentale per imparare a riconoscere le dinamiche sistemiche che stanno dietro a tutti gli esempi di ingiustizia quotidiana che il Podcast porta alla luce.

Perché un Podcast di Andrea Pesce sulle disuguaglianze sociali?

Il podcast Non è giusto racconta storie di ingiustizia della porta accanto per dare luce alle “piccole” ingiustizie quotidiane in cui un* amic*, conoscente, sconosciuto o noi stessi possiamo imbatterci, ma che troppo spesso non ci indignano

Non si tratta di esempi di ingiustizie che hanno fatto scalpore a livello internazionale (come per esempio, la storia di Giulio Regeni o Stefano Cucchi), ma di esperienze che possono accadere a chiunque, in Italia e non.

Ogni puntata offrirà un’esperienza reale di ingiustizia, vissuta in prima persona direttamente da chi ci ha raccontato la sua storia, oppure raccontata da un testimone che ha assistito alla vicenda. 

Per privacy, i nomi saranno spesso di fantasia quando l’intervistato non vuole usare il suo vero nome.

Ecco, per esempio, la storia di Barbara

Illustrazione di Nicole Becker

Non è giusto, è un podcast che non ha solo l’obiettivo di denunciare situazioni in cui le istituzioni non hanno funzionato come dovevano, ma anche di portare gli ascoltatori a riflettere e non stare a guardare di fronte a situazioni ingiuste. 

Per ogni episodio, vengono citate nella descrizione associazioni utili o enti direttamente coinvolti nella lotta per il riconoscimento dei diritti legati alla storia presentata. L’invito agli ascoltatori è quindi quello di informarsi e guardare criticamente la realtà che ci circonda, dando anche spunti e contatti per agire contro le ingiustizie sociali che vedono.

Cosa c’entra zeroCO2 con le ingiustizie sociali? 

Quando pensiamo al cambiamento climatico, la prima cosa che ci viene in mente è il mutamento degli ambienti naturali, tra scioglimento di ghiacci e incendi incontrollati. 

In questo quadro, spesso ci dimentichiamo di inserire un attore fondamentale all’interno dell’equazione: le persone

Persone che hanno causato questi cambiamenti e persone che subiscono, in maniera diseguale, gli effetti del clima che cambia. 

Oggi è chiaro: ingiustizie sociali e ingiustizie ambientali sono strettamente correlate. Come nella copertina del nostro podcast Non è giusto.

Citando la riflessione di Silvia Boccardi, giornalista esperta in tematiche sociali:  

 

“Un amico qualche tempo fa mi ha detto che oggi per far interessare le persone ai diritti umani bisogna parlare di sostenibilità. E questo mi ha fatto riflettere: sono anni che mi interesso di questioni sociali e credo che dovremmo preoccuparci di proteggere le persone almeno quanto proteggiamo l’ambiente.

È ormai evidente che entrambe hanno le stesse radici: lo sfruttamento e la commercializzazione delle risorse naturali.”

 

Il cambiamento climatico è causato da un modello di produzione insostenibile basato sullo sfruttamento incontrollato delle risorse che la natura ci ha offerto. 

Allo stesso tempo, si sono cristallizzate le diseguaglianze sociali, gli abusi di potere, e le disparità di opportunità. Perché le ingiustizie derivano dall’accumulo di ricchezza e potere da parte di un gruppo, privilegiato, rispetto ad un altro

Da sempre, zeroCO2 è impegnata nell’ambito dei diritti umani, della dignità delle persone e della loro esistenza, promuovendo progetti di riforestazione ad alto impatto sociale che puntano a creare le possibilità alle persone di vivere in maniera più degna nel luogo dove risiedono. Questo vale per le famiglie contadine supportate in Guatemala, per le donne Masai in Tanzania, e per gli individui che subiscono emarginazione sociale in Italia.

 

Siamo sempre alla ricerca di storie di ingiustizia quotidiana da portare alla luce. Se vuoi condividerne una con noi, scrivici a: podcast@zeroCO2.eco

 

Non è giusto è un podcast ideato, scritto e prodotto da zeroCO2 e Bonfire. Il soggetto e la voce sono di Andrea Pesce. I testi sono di Alice Spada e Andrea Bellati. La supervisione editoriale è di Flavio Del Fante. La regia e il montaggio sono di Stefano Riggi. Le illustrazioni di Nicole Becker.

Articolo di Alice Spada

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