I progetti di agricoltura sociale che sosteniamo si occupano di socioterapia, riabilitazione, accoglienza e inclusione lavorativa. Il nostro obiettivo è promuovere l’agricoltura sociale a livello locale, generando benessere per le comunità territoriali e per il tessuto sociale italiano.
In Basilicata, per esempio, i nostri alberi supportano il contrasto al caporalato; in Liguria, la riqualificazione dei terrazzamenti per combattere il dissesto idrologico; in Lombardia, la creazione di nuovi spazi verdi aggregativi all’interno della città di Milano; in Sicilia, la permacultura su terreni confiscati alla Mafia; nel Lazio, la produzione ortofrutticola come opportunità lavorativa per migranti e persone diversamente abili.

Questo significa creare un ambiente di lavoro inclusivo e dare formazione professionale per favorire lo sviluppo personale e lavorativo. Inoltre, sosteniamo progetti di agricoltura sociale che promuovano l’autofinanziamento attraverso la vendita diretta o la trasformazione dei frutti degli alberi che piantiamo. Promuoviamo l’agricoltura sociale per realizzare attività che abbiano una loro rilevanza locale e che generino benessere sia per le comunità territoriali, sia per il tessuto sociale italiano in generale.

I nostri alberi migliorano la qualità del suolo, assorbono CO2 e creano habitat per la fauna locale. In diverse zone d’Italia collaboriamo con le cooperative agricole per migliorare l’adattamento dei nostri alberi alla crisi climatica, attuando soluzioni di contrasto alla desertificazione, alla siccità o al dissesto idrologico. Promuoviamo pratiche di agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale per contribuire alla conservazione della biodiversità e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Non facciamo riforestazione, ma sosteniamo progetti in grado di rendere i terreni più resilienti e le comunità locali più coinvolte e valorizzate.