La biodiversità marina rappresenta uno degli elementi chiave per la stabilità ecologica e per la resilienza degli ecosistemi del mare.
Tuttavia, le recenti ricerche internazionali tracciano un quadro allarmante. Già nel 2021 il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) rilevava come il 30% della superficie nota di praterie di fanerogame marine (tra cui la posidonia oceanica) in tutto il mondo fosse andato perduto a causa delle attività umane. Analogamente, tra il 1870 e il 2019, è scomparso il 50% della copertura corallina di acque calde, una perdita che si è accelerata negli ultimi decenni a causa dell’inquinamento marino, della pesca insostenibile, dell’acidificazione degli oceani e dell’impatto del cambiamento climatico.

