Protocollo di Kyoto

Note importanti sul Protocollo di Kyoto

• La negoziazione del Protocollo di Kyoto è iniziata nella prima Conferenza delle Parti svoltasi a Berlino nel 1995 e ha portato alla definizione di obblighi vincolanti di riduzione delle emissioni per il periodo 2008-2012;
• Il Protocollo prevede che le riduzioni avvengano principalmente tramite misure nazionali, ma lascia aperta la porta per i cosiddetti “meccanismi flessibili” tra cui un mercato internazionale di scambio delle emissioni di carbonio;
• Gli Stati Uniti non firmarono il Protocollo di Kyoto. Questo è uno dei motivi per cui questo accordo è considerato fallimentare.

Approfondimento

Il Protocollo di Kyoto è stato il primo strumento di diritto internazionale vincolante prodotto sotto l’ombrello della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamento climatici firmata nel 1992. L’obiettivo di questi strumenti è quello di concretizzare degli impegni per realizzare la visione della Convezione.
Il Protocollo di Kyoto è stato il primo strumento giuridico a raccogliere gli impegni di alcuni Paesi a ridurre le emissioni di un gruppo di gas serra responsabili del cambiamento climatico. Dopo essere stato adottato nel 1997 ci sono voluti ben 8 anni affinché entrasse in vigore.
Gli obblighi di riduzione previsti dal Protocollo di Kyoto sono vincolanti, quantificati e unicamente indirizzati ai Paesi industrializzati (NB: all’epoca la Cina non era considerata tale). L’obiettivo di riduzione previsto è del 5% rispetto ai livelli del 1990 da realizzare nel periodo 2008-2012. Concluso questo periodo, i Paesi membri decisero di estendere le limitazioni fino al 2020 creando spazio per la nascita di un nuovo accordo: l’Accordo di Parigi del 2015.