Schiavitù Moderna

Curiosità sulla schiavitù moderna

• Quasi tutti i paesi del mondo hanno abolito la schiavitù prima della fine del 19esimo secolo, con il Brasile in coda nel 1888. Tuttavia, l’ultimo paese al mondo ad abolire formalmente la schiavitù è stata la Mauritania nel 1981;
• Nel 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il cui articolo 4 recita “Nessuno sarà tenuto in schiavitù o in servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite in tutte le loro forme”;
• Eppure, secondo il rapporto Global estimates of modern slavery: Forced labour and forced marriage, nel 2021 erano 50 milioni le persone che vivevano in condizioni di schiavitù moderna.

Approfondimento

Viene spontaneo associare la schiavitù e la tratta degli schiavi alle lezioni di storia e quindi a un passato che non ha niente a che vedere con il nostro presente. Eppure, sono decine di milioni le persone che vivono in una condizione definita di schiavitù moderna. Le due componenti fondamentali del concetto di schiavitù moderna sono il lavoro forzato e il matrimonio forzato. Queste persone non sono identificate formalmente e legalmente come schiavi, ma vivono in condizioni di privazione assoluta dei propri diritti e della propria libertà. Potremmo pensare che questo fenomeno sia residuale e in forte decrescita, ma non è così. Nel 2021 le persone in schiavitù moderna erano 10 milioni in più rispetto alle stime globali del 2016.
La schiavitù moderna è presente in quasi tutti i paesi del mondo e colpsice in maniera più forte gruppi vulnerabili, tra cui donne, bambini e lavoratori migranti. Questi fenomeni sono legati alla persistenza di strutture patriarcali consuetudinarie, a disuguaglianze storiche e strutturali e all’invisibilizzazione delle persone migranti. SI tratta di strutture difficili da smantellare, ma che non possiamo accettare se vogliamo raggiungere uno sviluppo sostenibile ed equo. Il già citato rapporto Global estimates of modern slavery: Forced labour and forced marriage propone anche una serie di raccomandazioni per porre fine alla schiavitù moderna, ad esempio rigorose leggi e delle ispezioni del lavoro; misure più severe per combattere il lavoro forzato nelle imprese e nelle filiere di fornitura; una protezione sociale più estesa e tutele legali più forti, compreso l’innalzamento dell’età legale del matrimonio a 18 anni e un’opposizione decisivo alla tratta e al lavoro forzato per i lavoratori migranti.