Il benessere di oggi e delle generazioni future dipende da un’urgente rottura con le attuali tendenze di declino ambientale, e il prossimo decennio a questo proposito sarà cruciale. La società deve ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 per rispettare l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi, e allo stesso tempo conservare e ripristinare la biodiversità e ridurre al minimo l’inquinamento.
“L’umanità sta facendo la guerra alla natura”, ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres nel 2020, riferendosi a come i nostri sistemi di consumo e produzione stiano distruggendo l’ambiente. Ora dobbiamo invece fare pace con la natura.
A febbraio 2021, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha pubblicato il rapporto Making Peace with Nature delineando un percorso verso un’economia circolare e una società più equa, che affrontino il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento. Un discorso che in questa giornata è più calzante che mai.