L’impronta digitale si riferisce alle emissioni di gas serra, in particolare di CO2, generata dalle attività connesse all’uso di tecnologie digitali e piattaforme online.
Curiosità sull’impronta digitale
- Diversi studi hanno evidenziato come lo streaming di video online contribuisca significativamente alle emissioni di CO2, stimando che lo streaming di un’ora di video ad alta definizione emetta circa 0,5 kg di CO2, equivalente alle emissioni generate da un’automobile che percorre circa 3 km; l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha però smentito le stime più eclatanti prodotti da alcuni di questi studi, suggerendo una certa cautela nelle premesse adottate;
- Anche l’invio, la ricezione e l’archiviazione delle e-mail contribuiscono alle emissioni di CO2. Una delle azioni più semplici che ciascuno può fare per ridurre la propria impronta digitale infatti è svuotare regolarmente la casella di posta;
- I data center, che ospitano server e infrastrutture per servizi digitali, sono tra i principali consumatori di energia nel settore tecnologico. Per questo, molte aziende stanno adottando iniziative per rendere i loro data center più efficienti dal punto di vista energetico e per ricorrere sempre più a fonti di energia rinnovabili.
Approfondimento
Difficilmente quando navighiamo su internet, postiamo una foto sui social o archiviamo le foto delle vacanze sul computer pensiamo di star producendo un impatto sull’ambiente. E’ molto più facile che ci capiti di considerare le emissioni che produciamo scegliendo un mezzo di trasporto piuttosto che un altro. Eppure l’impronta digitale di emissioni di CO2 è diventata una preoccupazione rilevante per il cambiamento climatico in quanto l’uso sempre più esteso delle tecnologie digitali richiede una considerevole quantità di energia elettrica. La produzione, il funzionamento e la manutenzione dei dispositivi e delle infrastrutture digitali richiedono continua fornitura di energia. Inoltre, l’archiviazione di enormi quantità di dati e il funzionamento di server e data center richiedono ulteriori risorse energetiche. Questa enorme quantità di energia è spesso generata da fonti non rinnovabili e fossili, producendo così un forte impatto sul clima.
Ridurre l’impronta digitale richiede un approccio olistico che coinvolga utenti, aziende e governi. Gli utenti possono ridurre l’impronta digitale di emissioni di CO2 adottando pratiche come la disattivazione dei dispositivi non utilizzati, la riduzione dello streaming e la scelta di fornitori di servizi digitali impegnati nell’uso di energie rinnovabili. Le aziende possono implementare strategie per ottimizzare l’efficienza energetica dei loro data center e delle infrastrutture digitali. I governi possono promuovere politiche e regolamentazioni che favoriscano l’adozione di energie rinnovabili nel settore digitale e incoraggino la responsabilità ambientale.
