Come riportato da questo articolo del Financial Times che tratta sempre della 6a relazione di valutazione del IPCC, un modo di vivere più rispettoso dell’ambiente può aiutare, ma è necessario implementare cambi strutturali profondi, in fretta, partendo proprio dal settore energetico basato su gas, petrolio e carbone. Effettivamente, a livello internazionale si sta attuando per prediligere alternative ai combustibili fossili, ma nell’attuale crisi del gas dovuta alla Guerra mossa dalla Russia all’Ucraina sembra che nei programmi politici il tema della transizione energetica sia stato dimenticato da molti partiti. Dall’articolo emerge che la politica è l’ostacolo più grande al contrastare il cambiamento climatico.
Per Andrea Pesce, Ecosystem Founder di zeroCO2, “Il confine tra la nostra responsabilità e quella delle aziende è il tema dal quale partire per capire le istituzioni che cosa hanno fatto fino ad oggi. Perché le istituzioni sono a un livello più in alto e hanno un potere gigante: quello di mettere dei limiti che si applicano ai cittadini e che si applicano alle aziende. In un sistema liberista come il nostro, quei limiti li mette Lo Stato.”
“Leggendo, per esempio, i programmi politici italiani delle ultime elezioni del 25 settembre 2022, la questione ambientale sembra secondaria. Le proposte sono sempre troppo prudenti rispetto all’urgenza e all’ineluttabilità della crisi climatica in atto,” afferma Emilia.
Un gruppo di venti scienziati ed esperti di politiche sul clima e l’energia del Climate Italian Network hanno elaborato l’Indice di Impegno Climatico per le Elezioni Politiche 2022, valutando i programmi elettorali dei diversi partiti in base a 10 criteri prestabiliti. I risultati, ripresi da vari quotidiani nazionali, ci mostrano che nonostante la scarsità di proposte in tema ambientale, i partiti non sono tutti uguali: all’ultimo posto troviamo la coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Forza Italia, Noi moderati) seguita dal Terzo Polo di Renzi e Calenda. La sufficienza è raggiunta dal M5s di Conte, mentre il programma della coalizione di centrosinistra (Europa Verde, Sinistra Italiana e PD) raggiunge il più alto indice di impegno climatico.