Punto di non ritorno
Il nuovo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) si mostra come un verdetto sui crimini climatici dell’umanità. Dopo aver ignorato gli avvertimenti degli scienziati nei decenni passati, ora “è inequivocabile” – queste le prime parole del documento -, l’umanità con le sue azioni ha surriscaldato il pianeta. Nessun luogo della Terra sta sfuggendo all’aumento delle temperature, alle inondazioni, agli incendi o alla siccità.
Il rapporto è il sesto dell’IPCC dal 1988, ma il primo a valutare accuratamente il rischio di un punto di non ritorno. Un aspetto chiave è che il sommario è stato accettato, linea per linea, da ogni governo del pianeta, con il veto da parte degli scienziati a qualsiasi proposta politicamente conveniente ma non scientifica. Di conseguenza, per quei governi e quelle imprese che ancora scelgono l’inazione, il rapporto potrebbe finire per essere usato come prova chiave in un’aula di tribunale.