Il retroscena di questa decisione, però, lascia molti dubbi: la città dovrà sorgere al centro di quella che oggi è una delle foreste pluviali più importanti e antiche del Pianeta. Come si concilierà tutto questo con il progetto di urbanizzazione?
Le autorità indonesiane hanno garantito che il nuovo insediamento sarà concepito al fine di essere “ad emissioni zero”: “Si tratterà di una capitale intelligente, che potrà rappresentare un centro per l’innovazione”.
In realtà, la soluzione scelta ha tutta l’aria di diventare in futuro un ulteriore problema, o ancora peggio, l’esatta copia di ciò che è già successo. La natura, ancora una volta, è stata messa in disparte per lasciare spazio all’invadenza dell’uomo, ma l’esempio di Giacarta ci dimostra che prima o poi tornerà sempre a riprendersi lo spazio di cui necessita.
L’istituzione di Nusantara potrà sembrare una soluzione per i milioni di cittadini di Giacarta, ma sarà la fine per le numerosissime specie animali e vegetali che abitano ora la foresta del Borneo. Un sacrificio che, per l’ennesima volta, deve subire la natura.