Sappiamo quanto l’acqua sia un bene comune dal valore incommensurabile, ma spesso, purtroppo, tendiamo a dimenticarlo. Lo sa bene invece chi non ha accesso all’acqua potabile, chi deve fare chilometri a piedi per recuperarne quanto basta per coprire il fabbisogno di una giornata o chi ha un servizio non sicuro e mette quotidianamente a rischio la propria salute.
Oggi, 22 Marzo 2022, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, un’ osservanza annuale istituita dalle Nazioni Unite nel 1993. Lo scopo principale è quello di sensibilizzare la consapevolezza della sua importanza, ricordando i 2 miliardi di persone che attualmente vivono senza accesso all’acqua potabile.
Il tema specifico affrontato quest’anno è il legame tra l’acqua e i cambiamenti climatici, soprattutto per quanto riguarda le acque sotterranee.
QUANDO LA VITA SI TINGE DI BLU
L’acqua è essenziale per la vita: circonda le nostre cellule e organi, è un componente di molte reazioni biochimiche, è necessaria per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Per il 70% l’essere umano è composto di acqua.
Molta acqua è necessaria per l’irrigazione, per l’allevamento degli animali, per l’igiene personale e per svariati usi industriali: ogni essere umano ha perciò bisogno, direttamente o indirettamente, di enormi quantità di acqua, circa 500.000 litri all’anno a persona.
L’originaria presenza di acqua in alcune zone del pianeta ha indotto specifiche popolazioni a diventare sedentarie e ad aumentare di numero. Possiamo osservare oggi che in molte zone del globo, l’acqua, inizialmente abbondante per gli usi umani, è diventata invece un elemento limitante per un’ulteriore crescita della popolazione.
Il numero di abitanti è comunque aumentato moltissimo: secondo la Population Division delle Nazioni Unite abbiamo raggiunto circa gli 8 milioni e la richiesta totale di acqua potabile è di conseguenza 5.500 km3 per anno, mentre le previsioni ci dicono che entro l’anno 2050 la popolazione arriverà a 10 milioni di individui.
Il consumo annuale arriverebbe così ad eccedere la quantità di acqua potabile disponibile ed accessibile sulla terra, conservata in fiumi, laghi e falde acquifere.
INVISIBILE MA INDISPENSABILE: UNO SCRIGNO NASCOSTO
Invisibili ma importantissime, le falde acquifere accolgono le acque sotterranee, che supportano l’approvvigionamento di acqua potabile per i sistemi sanitari, l’agricoltura e l’industria.
In molti luoghi però, le attività umane la sovrautilizzano e la inquinano, mentre in altri semplicemente non sappiamo quanta acqua ci sia, il che significa che potremmo non riuscire a sfruttare una risorsa idrica vitale.
Esplorare, proteggere e utilizzare in modo sostenibile le acque sotterranee sarà fondamentale per sopravvivere e adattarsi ai cambiamenti climatici e soddisfare i bisogni di una popolazione in crescita. È necessario imparare a bilanciare i bisogni delle persone e del pianeta, arrivando definire delle politiche di sviluppo sostenibile che ci permettano di prendercene cura insieme ad una delle sue più preziose risorse: l’acqua.
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