Purtroppo il nostro oceano è tanto prezioso quanto fragile: è infatti il primo a risentire pesantemente gli effetti del cambiamento climatico.
L’aumento della CO2 presente nell’atmosfera, dovuta alle attività antropiche, fa aumentare anche l’assorbimento della stessa da parte dell’oceano, il nostro serbatoio naturale di CO2. Questo comporta un effetto disastroso: l’acidificazione dell’acqua. La variazione del pH marino incide soprattutto sullo stato di salute degli organismi che utilizzano il carbonato di calcio per sopravvivere, come i coralli e i molluschi provvisti di conchiglia, intaccando la loro robustezza.
Negli ultimi decenni, l’oceano ci ha fornito un grosso aiuto nella mitigazione dell’aumento della temperatura. Più del 90% del calore generato negli ultimi 50 anni è stato assorbito dagli oceani, aiutando temporaneamente a salvare molte specie terrestri da temperature catastrofiche. Ciò ha comportato però un problema per tutte le specie marine, portando alla sofferenza di alcune e alla scomparsa di grandi barriere coralline.
Nel 2021, inoltre, le temperature oceaniche sono state le più calde mai registrate nella storia; per il sesto anno consecutivo è stato battuto questo record. I 2.000 metri superiori dell’oceano hanno assorbito 14 zettajoule in più rispetto al 2020.
Come per tutto ciò che riguarda la crisi climatica, una migliore consapevolezza e comprensione degli oceani e delle loro pecurialità, sono alla base nella definizione di migliori azioni verso un futuro più sostenibile. L’oceano è molto vasto e spesso ci sembra un mondo così immenso da essere quasi astratto, ma nasconde moltissime peculiarità che lo rendono indispensabile per la nostra vita: non dobbiamo dimenticarlo.