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La Corrente del Golfo è sempre meno intensa, e questo è un problema per l’intero Pianeta. Il fenomeno muove oltre 20 milioni di metri cubici di acqua al secondo, ridistribuendo il calore tra le acque oceaniche di tutto il mondo. Questa parte fondamentale dell’ampio complesso di correnti oceaniche noto come Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) si sta indebolendo, secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience.
La Corrente del Golfo ridistribuisce le acque globali, agendo come uno dei più grandi sistemi di circolazione oceanica trasportando l’acqua calda e salata superficiale dal Golfo del Messico fino all’Atlantico settentrionale dove si raffredda e diventa più salata, densa e pesante, scendendo quindi verso gli strati oceanici più profondi; da qui, per il principio di conservazione della massa, torna poi verso Sud.
A causa delle temperature più elevate sull’Artico, la Corrente del Golfo è colpita dallo scioglimento dei ghiacci, che scaricano grandi quantità di acqua fredda a sud della Groenlandia, per cui le correnti arrivate da sud diventano meno dense e meno pesanti, scendendo quindi meno rapidamente verso il fondale e rallentano il meccanismo nel suo complesso.
Il nuovo studio, pubblicato a Febbraio 2021, mostra che la corrente è ora più debole del 15% rispetto a 1.600 anni fa e che il riscaldamento globale causato dall’uomo è responsabile di almeno una parte significativa dell’indebolimento. Gli scienziati prevedono che, se il riscaldamento globale continua, l’AMOC si indebolirà ulteriormente , e potrebbe ridursi di circa il 34% – 45% entro la fine di questo secolo, il che potrebbe portarci vicino a un tipping point, in cui il sistema potrebbe diventare irrevocabilmente instabile.
È molto probabile che saranno le regioni occidentali del continente europeo a essere colpite per prime, con danni al clima e agli equilibri naturali. Un ulteriore indebolimento dell’ AMOC potrebbe portare a più tempeste che colpiscono il Regno Unito, inverni più intensi e un aumento delle ondate di calore dannose e della siccità in tutta Europa.
Una corrente del Golfo indebolita interromperebbe le precipitazioni tropicali vitali, mentre alzerebbe inoltre il livello del mare sulla costa atlantica degli Stati Uniti, che già potrebbe aumentare tra oltre 60cm e 1,10m entro il 2100 a causa dello scioglimento dei ghiacci polari, con conseguenze potenzialmente disastrose.
Le ricerche attuali parlano chiaramente delle attività antropiche come delle principali responsabili delle attuali modificazioni della Corrente del Golfo.
È necessario riconoscere che i drammatici cambiamenti negli equilibri delle correnti globali sono da annoverarsi tra gli effetti della crisi climatica e quindi da imputarsi alle attività inquinanti e all’incuria nei confronti del pianeta da parte dell’uomo.
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