Tutti parlano di COP, ma che cos’è?
A meno che non stiate facendo un periodo di detox da qualsiasi fonte di informazione – digitale, cartacea, scritta o orale che sia – è quasi impossibile che in queste settimane non abbiate mai sentito nominare la COP28. Si tratta del più atteso vertice sul clima dell’anno.
Ormai mancano pochi giorni all’avvio del summit e gli animi degli addetti ai lavori fremono.
Ma facciamo un passo indietro: che cos’è la COP?
L’acronimo inglese COP sta per Conference of the Parties – in italiano Conferenza delle Parti – ed è il summit annuale dei paesi che hanno firmato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).
Per far sì che tu ti possa orientare, ti presentiamo qui sotto una breve storia delle COP
Breve storia delle COP dal 1992 ad oggi
La Convezione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, adottata nel 1992 a Rio de Janeiro durante la Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo, è stato il primo strumento per contrastare i cambiamenti climatici sviluppato a livello internazionale.
Il testo del 1992 non stabilì limiti vincolanti alle emissioni degli stati partecipanti, ma previde la creazione di una Conferenza delle Parti (COP) come organo supremo delle Convenzione (art. 7).
Quest’organo è tenuto a riunirsi periodicamente per “esaminare l’attuazione della Convenzione e di qualsiasi strumento giuridico correlato che la Conferenza delle Parti possa adottare, e prenderà, nell’ambito del suo mandato, le decisioni necessarie per promuovere l’effettiva attuazione della Convenzione”.
Cosa significa? Significa che le COP sono – o comunque dovrebbero essere – la sede in cui mettere nero su bianco gli impegni per contrastare la crisi climatica a livello intergovernativo mondiale.
Due sono stati i principali accordi raggiunti dalle COP nel corso della loro storia:
- Il protocollo di Kyoto (1997) adottato alla COP3 come primo strumento di diritto internazionale volto a mettere in atto i principi e gli obiettivi della UNFCCC.
- E il successore da cui è stato spodestato: l’accordo di Parigi, raggiunto nel 2015 durante la COP21 con un’adesione pressoché universale.
L revisione degli impegni presi sotto questi accordi, il monitoraggio dei progressi fatti e la negoziazione dei prossimi passi sono il cuore delle COP.
Tuttavia, GLI interessi economici e politici spesso inquinano le discussioni, rallentando od ostacolano progressi significativi. Anche quando gli accordi vengono raggiunti è difficile garantire che vengano osservati per via del delicato gioco di equilibrio tra obbligatorietà e partecipazione (spoiler: non ci sono vere sanzioni per chi non ottempera agli impegni dell’accordo di Parigi).