Le foreste sono fondamentali per il sostentamento di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, e in particolare delle comunità indigene e locali con legami storici con le aree forestali.
Tra i 200 e i 350 milioni di persone vivono all’interno o nelle vicinanze di aree forestali, facendo affidamento sui vari servizi forniti dalle foreste e dalle specie forestali per coprire i bisogni più fondamentali, tra cui cibo, riparo, energia e medicine.
Le popolazioni indigene e le comunità locali sono in prima linea nella relazione simbiotica tra l’uomo e la foresta. Circa il 28% della superficie terrestre del mondo è attualmente gestita dai popoli indigeni, comprese alcune delle foreste più ecologicamente intatte del pianeta. Questi spazi non sono solo centrali per il loro benessere economico e personale, ma anche per le loro identità culturali.
Cosa sono i servizi ecosistemici?
I servizi ecosistemici sono la moltitudine di benefici che la natura fornisce alla società e che rendono possibile la vita umana. Nonostante un valore stimato di 125 trilioni di dollari, questi beni non sono adeguatamente considerati nella politica e nell’economia, il che significa che non ci sono sufficienti investimenti nella loro protezione e gestione.
Gli ecosistemi forniscono al mondo quattro tipi di servizi:
– Servizi di Approvvigionamento, benefici materiali che le persone ottengono, come la fornitura di cibo, acqua, fibre, legno e combustibili.
– Servizi di Regolazione, benefici ottenuti dalla regolazione dei processi ecosistemici, per esempio la regolazione della qualità dell’aria e della fertilità del suolo, il controllo delle inondazioni o l’impollinazione delle colture.
– Servizi di Supporto, necessari per la produzione di tutti gli altri servizi, fornendo a piante e animali spazi vitali, permettendo la diversità delle specie e mantenendo la diversità genetica.
– Servizi Culturali, benefici non materiali che le persone ottengono, come l’ispirazione estetica e ingegneristica, l’identità culturale e il benessere spirituale.
Foreste e riduzione della povertà
Le aree dei paesi a basso e medio reddito con un’alta copertura forestale e un’alta biodiversità sono in genere poco popolate, ma i tassi di povertà in queste aree tendono a essere alti (vedi infografica sopra). La FAO ha stimato che 252 milioni di persone che vivono nelle foreste e nella savana hanno un reddito inferiore a 1,25 dollari al giorno.
Nel complesso, circa il 63% di questi poveri vive in Africa, il 34% in Asia e il 3% in America Latina. Gli 8 milioni di poveri che dipendono dalle foreste in America Latina rappresentano circa l’82% della povertà rurale estrema della regione.
A livello globale, delle persone che vivono in estrema povertà, oltre il 90% dipende dalle foreste da cui ricava almeno una parte del proprio sostentamento. Perciò, comprendere la relazione tra povertà e paesaggi forestali è fondamentale per guidare gli sforzi globali nel combattere la povertà e conservare la biodiversità.
Scritto da: Laura Persavalli
Fonti:
https://www.wildlifeday.org/about
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