La Terra come la conosciamo sta cambiando. Le conseguenze delle azioni umane, che hanno portato alla crisi climatica che stiamo vivendo, ci obbligano ora a ripensare alle scelte che abbiamo fatto finora, come individui e come umanità, e a intraprendere nuove vie. Sarà un processo difficile, ma uniti e con le giuste convinzioni possiamo scegliere di rendere il nuovo anno simbolo di un nuovo futuro.
Affidarsi ai fatti
Per iniziare il nuovo anno, è importante affidarsi ai fatti e a cosa sta realmente accadendo. Chi è disinformato è spesso più cupo e fatalista rispetto a chi si affida ai dati e a ciò che gli scienziati ci dicono e si trova a diffondere la propria disperazione con affermazioni come “è troppo tardi” o “non c’è niente che possiamo fare”.
Ognuno, invece, può fare tanto e, nonostante la situazione sia critica e molte zone del pianeta stiano già subendo le conseguenze della crisi climatica, tanto si sta facendo. Il movimento per il clima – costituito da migliaia di campagne in tutto il mondo – è cresciuto in forza, capacità e inclusività. Una delle vittorie dell’attivismo è che molte più persone sono preoccupate per il clima rispetto a qualche anno fa e di conseguenza sono portate a cambiare almeno in parte le proprie abitudini. Questa è la carica positiva che ci vuole per innescare il cambiamento.
Scelte individuali e oltre
A livello individuale ci sono molte buone abitudini che possiamo proporci come propositi per il nuovo anno: evitare lo spreco alimentare, ridurre drasticamente la carne, prendere i mezzi pubblici o la bici negli spostamenti di ogni giorno, scegliere mete vicine per le vacanze, limitare gli acquisti allo stretto indispensabile e prediligere l’usato, passare alle energie rinnovabili e affidarci a una banca etica.
Il livello successivo è esercitare il nostro diritto di influire sulla politica, così come la responsabilità a partecipare, e in questo modo uscire dalla sfera personale e attivarci per un processo collettivo, su una scala più grande. Movimenti, campagne, organizzazioni e reti sono il modo in cui le persone diventano potenti; sono anche i luoghi dove si incontrano sognatori e altruisti, dove si incontrano persone che hanno speranza e determinazione, entrambe altamente contagiose.
Un dovere verso la Terra
Se è vero che il cambiamento deve partire da noi e dalle nostre abitudini di ogni giorno, certamente questo da solo non basta. Dobbiamo arrivare ad esigere che governi e aziende rispettino le nostre volontà, prendano parte al movimento, o altrimenti spariscono. Quello che serve come proposito per il nuovo anno è un radicale cambio di paradigma, perché è l’unica speranza di porre rimedio alla crisi climatica.
Abbiamo l’occasione di sistemare le cose, e soprattutto il dovere di farlo, un dovere verso la Terra, che ci ha sempre sostenuto, e verso le generazioni future.
Scritto da: Laura Persavalli
Fonti:
https://www.theguardian.com/environment/2021/nov/18/ten-ways-confront-climate-crisis-without-losing-hope-rebecca-solnit-reconstruction-after-covid?CMP=Share_AndroidApp_Other
https://www.wwf.ch/it/stories/10-buoni-propositi-per-un-2022-allinsegna-della-sostenibilita
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