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Azioni contro il cambiamento climatico - zeroCO2
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10 azioni quotidiane per frenare il cambiamento climatico
10 azioni quotidiane per frenare il cambiamento climatico

Cosa possiamo fare per contrastare il cambiamento climatico come cittadini? Scopri 10 consigli e azioni pratiche da fare ogni giorno in questo articolo.

blog
Redazione di zeroCO2
Dicembre 28, 2023

Ogni nostra azione individuale ha un’impronta ecologica, ovvero un impatto sulle risorse naturali e sull’ambiente. Questo significa che le nostre scelte quotidiane possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale della vita dell’uomo sulla Terra.

Oltre a indirizzare le azioni politiche, i singoli cittadini possono e devono agire per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, costruendo abitudini quotidiane più sostenibili.

Per farlo, è essenziale conoscere la propria impronta ecologica, che è un indicatore delle risorse consumate e della CO2 emessa ogni giorno attraverso le proprie azioni o in conseguenza delle stesse. Esistono dei veri e propri calcolatori dell’impronta ecologica, come quello realizzato da Global Footprint Network, che permette di fare un’approfondita analisi personale dello stile di vita e di scoprire quante risorse naturali servono per mantenerlo.

Misurare il proprio impatto è il punto di partenza per scoprire quanto e come migliorare il nostro impatto sul pianeta.

Ma cosa possiamo fare per frenare il cambiamento climatico?

In questo articolo ti suggeriamo 10 soluzioni pratiche per diventare protagonisti attivi della lotta contro il cambiamento climatico.

10 azioni contro il cambiamento climatico
Scegliere mezzi sostenibili
1Scegliere mezzi sostenibili

2Più viaggi in treno e meno voli

3Ridurre i consumi energetici

4Passare a fonti di energia rinnovabile

5Fare acquisti consapevoli

6Comprare solo se necessario

7Separare correttamente i rifiuti

8Fare scelte alimentari sostenibili

9Advocacy per l'azione climatica

10Investimenti sostenibili

1. Prediligere mezzi di trasporto a basso impatto per gli spostamenti quotidiani

Le scelte di mobilità hanno un effetto importante sull’impronta di carbonio che lasciamo sul pianeta: lo dimostra, tra le numerose ricerche sull’argomento, un recente studio di Ispra ambiente. In Italia, la maggior parte delle persone sceglie ancora l’auto o la moto alimentate a diesel o benzina per gli spostamenti quotidiani, anche se fortunatamente il dato è in lieve calo.

Per ridurre le emissioni legate alla propria mobilità, è necessario prediligere le seguenti alternative tutte le volte che risulta possibile, talvolta rinunciando a qualche comodità e apportando qualche cambiamento alla propria routine:

  • camminare
  • prendere la bicicletta
  • utilizzare i mezzi pubblici
  • sfruttare i servizi di car sharing
  • passare all’auto o alla moto elettriche.

Le opzioni fra cui scegliere sono tante per rendere l’obiettivo della mobilità sostenibile compatibile con le proprie esigenze e con il contesto in cui si vive. Essenziale è, ovviamente, il miglioramento del sistema dei trasporti pubblici e della rete di piste ciclabili, temi su cui le amministrazioni pubbliche si stanno dimostrando via via più sensibili.

La scelta di modalità di spostamento più sostenibili ha anche altri effetti positivi: sul bilancio economico personale, visti gli elevati costi dei carburanti e del mantenimento dei mezzi propri; e sulla salute, perché diminuendo il numero di auto e moto in circolazione si contribuisce a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Inoltre, se si sceglie di muoversi a piedi o in bicicletta si diminuisce il proprio livello di sedentarietà.

2. Ridurre i viaggi a lunga tratta e prediligere il treno rispetto all’aereo

Se per la mobilità quotidiana può essere facile trovare alternative sostenibili all’auto, per i viaggi occasionali può essere più complicato.

Stando ai dati dell’International Council of Clean Transportation (ICCT) che hanno studiato le abitudini di dei viaggiatori provenienti dai Paesi più ricchi, solo il 3% della popolazione si sposta in aereo regolarmente e il 12-15% prende un volo spesso. Questo tipo di spostamenti rimane quindi un lusso a cui pochi possono accedere, ma queste percentuali stanno aumentando.

Aumento che potrebbe portare all’incremento della CO2 emessa in atmosfera.

Se il totale della popolazione mondiale prendesse un solo volo a testa di lungo raggio all’anno, le emissioni del traffico aereo supererebbero quelle prodotte dagli Stati Uniti, uno dei principali stati emettitori al mondo. Secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore, ogni passeggero produce 285 grammi di CO2 per km percorso, calcolati su una media di 88 persone a volo, una quantità di quasi sette volte superiore di quelle prodotte per km in auto (circa 42 grammi per passeggero).

L’adozione di tecnologie più efficienti nel settore dell’aviazione e l’uso di biocarburanti possono senza dubbio contribuire a mitigare l’impatto ambientale del trasporto aereo.

Ma cosa fare individualmente per contrastare le emissioni prodotte dagli spostamenti aerei?

Un esempio è la partecipazione a iniziative di neutralizzazione delle emissioni, che funzionano così: le compagnie aeree offrono ai passeggeri la possibilità di compensare le emissioni di CO2 generate durante i loro spostamenti aerei attraverso un supplemento al costo del biglietto, di solito di qualche euro. Questo incremento viene poi reinvestito dalla compagnia per finanziare progetti ambientali.

La scelta migliore e più semplice, comunque, rimane quella di ridurre al minimo il numero di viaggi in aereo, evitarli ogni volta che è possibile e prediligere il treno per le lunghe tratte. Dall’altra parte, la sensibilizzazione sulla sostenibilità dei viaggi aerei è essenziale.

3. Azioni per ridurre i consumi energetici in casa

Le buone abitudini per risparmiare energia in casa sono piuttosto diffuse e sono infatti molto utili anche per ridurre il peso delle bollette:

  • usare gli impianti di riscaldamento e raffreddamento consapevolmente, per esempio evitando di usarli con le finestre aperte e scegliendo orari strategici;
  • ridurre e ottimizzare l’uso degli elettrodomestici, per esempio fare lavatrici e lavastoviglie sempre solo a pieno carico,
  • usare l’asciugatrice solo se strettamente necessario
  • sfruttare il forno per la preparazione di più pasti
  • spegnere le luci e gli apparecchi elettrici quando non servono.

Oltre a queste piccole azioni quotidiane, ci sono poi scelte più strutturali che si possono mettere in campo per consumare meno energia tramite le azioni quotidiane:

  • utilizzare solo lampadine LED
  • acquistare elettrodomestici ad alta classe energetica (ma solo quando quelli vecchi sono giunti a fine vita!)
  • fare una regolare manutenzione degli elettrodomestici e degli impianti elettrici
  • installare infissi ad alta capacità di isolamento.

4. Passare a fonti di energia rinnovabile

A proposito di casa e di azioni strutturali per la lotta contro il cambiamento climatico, per ridurre l’impronta ecologica della propria abitazione è possibile prediligere fornitori di energia che dichiarino e dimostrino di approvvigionarsi prevalentemente o completamente da fonti di energia rinnovabile, come per esempio tramite i piani offerti da NeN.

Chi ne ha la possibilità, inoltre, può considerare l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici, che godono di importanti incentivi statali e consentono risparmi a lungo termine.

Anche il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha pubblicato le iniziative proposte per la lotta contro il cambiamento climatico, sottolineando che la via verso la decarbonizzazione del sistema energetico nazionale si basa sul cambiamento tecnologico e la progressiva sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili.

E in questo processo è fondamentale il coinvolgimento attivo dei cittadini per decarbonizzare anche le abitudini di consumo.

5. Fare acquisti consapevoli

Scegliere dove indirizzare il proprio potere d’acquisto è una scelta politica e una manifestazione di interesse.

Perché sia anche una scelta ecologica, è importante orientare gli acquisti in base ad alcuni principi fondamentali:

  • per gli alimenti, scegli prodotti locali e di stagione, prediligendo lo sfuso
  • riduci il più possibile gli imballaggi e prediligi prodotti con confezioni riciclabili
  • scegli i prodotti di aziende che si impegnano a ridurre la loro carbon footprint, verificando tale impegno e controllando l’autorevolezza delle certificazioni ecologiche
  • esorta le aziende da cui compri più spesso a diventare più sostenibili
  • acquista prodotti capaci di durare nel tempo
  • verifica la qualità dei materiali che acquisti
  • compra solo ciò che ti serve davvero!

6. Consumare meno, consumare meglio

Se è importante fare acquisti consapevoli per contrastare e prevenire il cambiamento climatico e ridurre la propria impronta ecologica, ancora più importante è fare meno acquisti.

 

Ecco alcune buone pratiche per abituarsi a consumare meno:

  • prima di fare un acquisto, rifletti sull’effettiva necessità
  • prima di sostituire un oggetto, verifica se puoi ripararlo
  • prima di buttare un oggetto, verifica se puoi riutilizzarlo in un modo nuovo o cederlo a qualcun altro
  • fai diventare gli acquisti di seconda mano la tua prima scelta
  • valuta le opzioni ricondizionate per elettrodomestici e altre apparecchiature elettroniche.

7. Riciclare e gestire i rifiuti responsabilmente

Spesso diamo la raccolta differenziata per scontata perché fa parte della nostra quotidianità da tempo: in Italia siamo piuttosto bravi da questo punto di vista.

Per migliorare ancora di più, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che si possono adottare:

  • consultare il sito dell’azienda responsabile della gestione dei rifiuti nel proprio comune per dissipare eventuali dubbi sullo smistamento di alcuni materiali
  • informarsi sul corretto smaltimento di prodotti dalla struttura complessa o comunque con più componenti (es. tappo e corpo principale)
  • informarsi sul funzionamento della raccolta differenziata nei luoghi dove si va in vacanza
  • sensibilizzare familiari, coinquilini, amici poco attenti
  • evitare di gettare mozziconi, gomme da masticare, fazzoletti e cartacce per terra quando si è fuori casa.

8. Fare scelte alimentari sostenibili

L’alimentazione quotidiana ha un ruolo determinante sulla nostra impronta ecologica.

L’agricoltura e l’allevamento, soprattutto quelli intensivi, sono responsabili di enormi quantità di emissioni di gas serra, oltre che del consumo di suolo (con tutte le conseguenze gravissime della deforestazione) e di acqua.

La ricerca scientifica ha da tempo accertato che una dieta sostenibile deve possedere le seguenti caratteristiche:

  • prevalenza di alimenti vegetali (verdura, frutta fresca e secca, cereali e legumi)
  • riduzione drastica o eliminazione della carne (quella rossa è la più impattante)
  • moderazione di uova, latticini e pesce
  • prevalenza di alimenti freschi o poco processati
  • introito calorico non superiore al fabbisogno personale.

A queste scelte legate strettamente a ciò che mettiamo nel piatto, si aggiungono quelle legate alla filiera alimentare, a cui abbiamo già accennato:

  • prediligere alimenti a filiera corta, per ridurre l’impatto del trasporto degli alimenti e gli imballaggi e i trattamenti necessari (per esempio andando nei mercati o rivolgendosi alle reti contadine locali)
  • evitare gli sprechi, comprando solo quello che serve, conservando gli alimenti nel modo migliore e controllando le scadenze.

9. Fare sensibilizzazione e advocacy per promuovere l’azione contro i cambiamenti climatici

La sensibilizzazione e l’advocacy richiedono un coinvolgimento profondo e sostenuto sia online che offline nella lotta più importante del nostro tempo, ossia quella dei cambiamenti climatici.

Questo impegno si può concretizzare in numerose azioni:

  • informarsi tramite contenuti online da fonti autorevoli o partecipando a eventi come conferenze e dibattiti;
  • collaborare con associazioni ambientaliste, sia tramite il finanziamento, sia tramite la partecipazione diretta alle azioni a difesa dell’ambiente;
  • manifestare pubblicamente insieme a gruppi di attivisti;
  • promuovere l’integrazione di programmi educativi sulla sostenibilità nelle scuole per crescere nuove generazioni sensibili alla tutela dell’ambiente;
    favorire la creazione di comitati locali per l’ambiente;
  • parlare del cambiamento climatico e dell’impronta ecologica individuale con amici, parenti, colleghi, favorendo la consapevolezza e il confronto;
  • utilizzare il proprio voto politico per sostenere forze impegnate contro il cambiamento climatico a trecentosessanta gradi.

10. Fare investimenti sostenibili

Per sostenere la transizione ecologica e contrastare cambiamento climatico tramite la trasformazione dei nostri modelli produttivi servono non solo impegni individuali, ma anche risorse economiche.

E le motivazioni economiche sono spesso un motore potente per le decisioni politiche e commerciali.

Ecco perché è importante scegliere oculatamente anche dove indirizzare l’investimento dei propri risparmi: anche se non si è grandi investitori di capitali, nel proprio piccolo selezionare aziende che rispondono ai criteri ESG (o chiedere al proprio consulente finanziario di farlo) per gli investimenti è un segnale importante.

La prevenzione del cambiamento climatico richiede un impegno costante e azioni mirate da parte di tutti. Ciascuno di noi è un agente di cambiamento, e attraverso azioni concrete possiamo plasmare un futuro più verde per le generazioni a venire.

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