Dovute premesse
La riforestazione, o rimboschimento, consiste nella piantagione di nuovi alberi per il ripristino di aree private del tutto o parzialmente della loro copertura vegetale originaria. Si tratta di interventi complessi che, se condotti sulla base di un’accurata progettazione e accompagnati da un costante monitoraggio, generano importanti benefici a breve e lungo termine.
Benefici per l’ambiente, per le persone o per entrambi? La risposta corretta è entrambi. Anzi, la vera risposta è che questa separazione ontologica andrebbe messa in discussione perché implica la possibilità di separare le persone dall’ambiente in cui vivono, e da cui dipende la qualità della loro vita.
La crisi ecologica che stiamo vivendo è intrinsecamente una crisi umana (e a considerarne gli impatti, umanitaria). A partire dalle cause – modelli di produzione e consumo che si alimentano di fonti non rinnovabili e di ingiustizia – fino alle conseguenze, che attraverso il degrado ambientale colpiscono tutta l’umanità, ma prima e con più forza i paesi meno colpevoli e attrezzati per affrontarle.
Nel momento in cui si mettono in campo delle strategie risolutive, esse non dovrebbero essere o ambientali o sociali. Oggi parliamo di riforestazione proprio in virtù di come essa abbia un impatto positivo trasversalmente a queste due presunte categorie. È una questione di efficienza, ma anche un imperativo morale.